Articolo da Info Cooperazione
Lo scorso giovedì, il Parlamento europeo ha votato per l’istituzione di un nuovo gruppo di lavoro incaricato di indagare sui finanziamenti dell’Unione Europea destinati alle organizzazioni non governative. La decisione, fortemente sostenuta dai gruppi di destra e estrema destra, segna un nuovo passo in una campagna politica più ampia volta a limitare l’influenza delle ONG nello spazio pubblico europeo. Il provvedimento è stato promosso dal gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) — la principale forza del Parlamento — con il sostegno dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e del gruppo di estrema destra Patrioti per l’Europa (PfE). A opporsi fermamente alla proposta sono stati i Socialisti & Democratici (S&D), i liberali di Renew Europe, i Verdi e la Sinistra.
Contesto politico: l’asse PPE-destra estrema
L’approvazione del gruppo di lavoro evidenzia un cambiamento nelle dinamiche parlamentari europee: il PPE si è allineato sempre più spesso alle forze di destra, rompendo l’equilibrio centrista che ha caratterizzato a lungo il processo legislativo dell’UE. La stampa europea parla ormai di una “maggioranza Venezuela”, una coalizione informale tra PPE, ECR e altri partiti di destra radicale. Il deputato PPE Tomáš Zdechovský ha dichiarato: «Da tempo denunciamo la mancanza di trasparenza nei finanziamenti alle ONG, e ora vogliamo davvero andare fino in fondo». Secondo Zdechovský, il gruppo di lavoro esaminerà i contratti di sovvenzione della Commissione europea assegnati alle ONG.
Accuse e polemiche
La proposta è nata da accuse rivolte alla Commissione europea di finanziare ONG che, a loro volta, farebbero pressione sul Parlamento per conto della stessa Commissione attraverso contratti pubblici. Il gruppo ECR aveva inizialmente chiesto l’istituzione di una vera e propria commissione d’inchiesta, uno strumento previsto per i casi di presunte violazioni gravi della legge europea. Il PPE ha preferito optare per una soluzione più “soft”: un gruppo di lavoro interno alla commissione bilancio. Tuttavia, i partiti centristi avevano proposto di estendere il mandato anche ad altri beneficiari dei fondi UE, non solo alle ONG. Il rifiuto del PPE di includere questa modifica ha portato alla rottura dell’accordo con Renew Europe e S&D.
Continua la lettura su Info Cooperazione
Fonte: Info Cooperazione
Autore: redazione Info Cooperazione
Licenza:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Articolo tratto interamente da Info Cooperazione
PPE credo faccia parte FI con a capo Tajani.
RispondiEliminaSi definiscono i moderati della destra(quando viveva Silvio Berlusconi) dopo tutto Silvio era il pupillo di Bettino Graxi Socialista)
Una deriva molto pericolosa.
Elimina